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Basilica Imperiale Santa Croce al Chienti

La tradizione fa risalire la data della consacrazione dell'abbazia al 14 settembre dell'anno 887 alla presenza dell’imperatore Carlo III Il Grosso, del Vescovo di Fermo Theodosio e di altri 19 Vescovi e di 27 canonici.


Nel 968 l'imperatore Ottone I scioglie il monastero benedettino dalla dipendenza dal Vescovo di Fermo e lo prende sotto la propria protezione. Grazie alle generose donazioni del potere imperiale l'istituzione monastica si radicò sempre più nel proprio territorio ampliando le sue proprietà agricole e acquisendo un ruolo strategico nel controllo della rete viaria circostante.


Con l'ascesa della non lontana abbazia di Chiaravalle di Fiastra (nel Comune di Tolentino), iniziò per Santa Croce una progressiva decadenza economica e religiosa. Nel 1239 Papa Gregorio IX incarica il Vescovo di Fermo Filippo II di riformare il complesso monastico secondo l'ordine cistercense.



Nel 1266 l'Abate e i monaci di Santa Croce decidono di accorpare i propri beni al monastero fiastrense e di divenirne ad esso subalterni. Nel 1468 il complesso abbaziale diventa di proprietà del Comune di Sant'Elpidio a mare.


Nel 1749 il Vescovo di Fermo Alessandro Borgia ristruttura la Basilica. Nel 1790 il Vescovo fermano Andrea Minnucci riduce il complesso abbaziale a struttura agricola e ricava dalla chiesa un granaio, soppalcando la navata centrale, un'abitazione nella parte absidale ed una stalla nella navata destra. Dopo oltre due secoli di abbandono è stata riaperta al pubblico nel 2010.

Basilica Imperiale Santa Croce al Chienti
Basilica Imperiale Santa Croce al Chienti
Basilica Imperiale Santa Croce al Chienti

La leggenda di Lotario e Imelda

Alla basilica di Santa Croce al Chienti è legata la leggenda del tragico amore di Lotario e Imelda, una tipica storia di amor cortese fra il cavaliere e la sua dama.


Lotario, cavaliere di Ascoli, ama Imelda, figlia di Eufemio, il feudatario locale. Il padre di lei però contrasta il loro amore e fa rinchiudere la figlia in convento per impedirle di incontrarsi col suo innamorato. Imelda si lascia morire di dolore; Lotario, per vendicare l'amata, uccide Eufemio in duello.


Tormentato dal rimorso, Lotario si rifugia tra i monti, diventa eremita e muore in odore di santità. La leggenda vuole che, dopo la morte della sua amata, Lotario si sia profuso nella costruzione della basilica.

Orario di visita

La Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti è aperta ogni primo e secondo mercoledì del mese dalle 15:00 alle 18:00 durante l'orario estivo e dalle 14:00 alle 17:00 durante l'orario invernale.